sabato, Luglio 27, 2024
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Da Mantova al mare a bordo di una canoa a propulsione solare

Ha fatto trappa alla chiatta Sandokan di Ficarolo, la coppia partita nei giorni scorsi da Mantova con meta finale il mare Adriatico –

Da Mantova al mare a bordo di una canoa a propulsione solare. Ha fatto trappa alla chiatta Sandokan di Ficarolo, la coppia partita nei giorni scorsi da Mantova con meta finale il mare Adriatico.

La cosa davvero eccezionale, sta nel fatto che i veronesi Marianna Lonardoni e Davide Grassetti di Castagnè di Mezzane di Sotto, dovrebbero arrivare oggi nell’Adriatico, dopo tre giorni di navigazione a bordo di un mezzo assolutamente inusuale: una canoa a propulsione solare, navigando sul grande Fiume. “L’idea è nata durante il lockdown – ci raccontano i due navigatori, mentre si ristorano sulla chiatta Sandokan ancorata alla riva destra del Po a Ficarolo – abbiamo acquistato una canoa e ci siamo costruiti l’amas, lo scafo di sostegno affiancato che la trasforma in una specie di catamarano. Tra i due scafi, abbiamo inserito due pannelli solari che forniscono energia alle batterie che alimentano un motorino elettrico a 12 Volt”.

Marianna 49 anni, lavora nel campo delle telecomunicazioni e dei ponti radio mentre Davide 51 anni è laureato in filosofia ed è regista teatrale ed entrambi non avevano alcuna competenza in materia di ingegneria navale. “Abbiamo la passione per la barca a vela, ma non ci siamo mai misurati con la costruzione di una canoa – continuano – durante la pandemia ci è venuta la voglia di una vacanza meno convenzionale e abbiamo quindi preso la decisione di costruire il nostro natante”.

Dopo alcuni studi, progettazioni, ricerche e soprattutto sopralluoghi durante i quali potuto parlare direttamente con chi il grande fiume lo vive quotidianamente, i due hanno iniziato ad appassionarsi letteralmente.

“Acquisita una discreta mole di informazioni e stabilito un percorso di massima e il periodo per affrontarlo, è cominciata la parte tecnica – spiegano ancora – progettazione e realizzazione con calcoli di pesi, ingombri, propulsione, idrodinamica, argomenti assolutamente sconosciuti e ostici, quando li affronti per la prima volta. Alla fine, con qualche fine settimana di lavoro, 10 kg di resina poliestere e un pannello di compensato da 4 millimetri in pioppo ricavato dal fondale di un vecchio armadio di casa, ha preso forma anche la piroga o ‘amas’, lo scafo di sostegno che permette alla canoa di non capovolgersi e sostiene anche i supporti dei pannelli solari che danno energia sostenibile al motorino elettrico comprato su Amazon”.

Cullati dalla mistica corrente del Re dei fiumi, arriveranno oggi a Porto Barricata dopo un viaggio davvero ecologico.

“A Porto Barricata avremo il supporto logistico del porto e della Lega navale di Porto Viro, che hanno apprezzato il nostro progetto e confidano di poterlo pubblicizzare come sistema compatibile di visita nel Parco del delta – concludono Marianna e Davide che dopo aver trascorso alcuni giorni immersi in un viaggio al limite del fantastico, sperano anche di poter dimostrare come sia possibile gustare la natura, rispettandola.

(fonte: polesine24.it)

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