
Riva del Po – Leggendo i commenti post elettorale è inevitabile scoprire che il centrodestra di Riva del Po “si rammarica”. Lo fa a ragion veduta dopo le ultime consultazioni elettorali regionali, dove ha raggiunto percentuali invidiabili.
Eppure alle amministrative comunali ha patito una cocente sconfitta. E allora “Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa”, e si pronuncia battendosi tre volte il petto con la mano. Nessuna controprova potrà essere messa in campo ma il pensiero che uniti si poteva vincere ronza nella testa come un macigno. Eppure non è la prima volta che succede.
Elezioni Comunali di Berra del 2014. Due candidati (Bigoni – Grandi) si presentano separati perché non trovano accordi sul simbolo. Vince la sinistra (Giunta Zaghini), mentre le altre due liste, sommate, superano il 50%.
In queste ultime amministrative comunali la cosa è andata un po’ diversamente, perché sommando i due gruppi di centrodestra si arriva al 40%, però la sensazione è che anche questa volta si sia patito una cocente auto-sconfitta.
Evidentemente, come ha detto qualcuno, la storia non insegna e si continua a sbagliare. Allora? Appuntamento alla prossima puntata, che si giocherà nel 2024, con la speranza che sino ad allora non si faccia campagna elettorale, come invece si continua a fare, e si raccolga voglia e idee per rafforzare le proprie – idee – senza demonizzare le altrui.
(ci.ci.)
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