mercoledì, Maggio 15, 2024
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SERRAVALLE – IL SINDACO ZAMBONI NEGA A DANIELA SIMONI IL PERMESSO DI VISITARE LE SCUOLE DI VIA CAPATTI – PROTESTE DELLA SIMONI – IL COMMENTO DI LEONARDO PEVERATI…

Serravalle – È stata definitivamente negata alla consigliera Daniela Simoni la richiesta di poter visitare il plesso scolastico di via Attilio Capatti a Serravalle. Il tutto parte da una richiesta fatta al sindaco il 15 febbraio scorso dalla consigliera di minoranza del gruppo Gente di Riva del Po, che: “chiede autorizzazione a poter visitare la scuola materna di Serravalle nell’ambito dell’attività di conoscenza e di approfondimento del territorio e dei servizi offerti alla comunità”.

“La mia prima richiesta era stata fatta al Dirigente Scolastico dell’istituto comprensivo – spiega Simoni – la risposta è stata inequivocabile. No, mi ha detto il dottor Urbinati, durante l’orario di lezione non si può e siccome la struttura non è di nostra proprietà, è utile che Lei la domanda la faccia al proprietario”.

E così parte la domanda al Sindaco. “Lo stesso giorno che ho presentato la domanda il sindaco mi fa rispondere dalla sua segretaria comunale – riprende Simoni – che, in quanto giuridico dell’ente, ancora una volta snocciola tutto il suo sapere normativo e mi risponde NO, camuffato tra le righe del burocratese, per “il principio della separazione di poteri (e connesse competenze) tra organi elettivi e gestionali statuito all’art. 107 del TUEL , ai sensi del quale spettano, in via esclusiva, ai dirigenti – o a chi ne svolge le connesse funzioni – tutti i compiti e l’adozione degli atti di natura tecnica/amministrativa non ricompresi espressamente dalla legge o dallo statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo degli organi di governo dell’ente”.

A parte che la sottoscritta non è organo di governo dell’ente – commenta Simoni – per il resto veramente rasentiamo la follia avvallata da un potere politico che non sa prendere nessuna decisione, nemmeno la più banale”.

A questo punto la consigliera Simoni posta tutto sulla sua pagina Facebook, condividendo l’accaduto, come usa fare da 5 anni a questa parte. La cosa non è stata gradita dall’amministrazione, come riferisce Daniela Simoni.

“A mezzo pec sono appena stata “gentilmente” invitata alla rimozione del post, con minaccia di segnalazione al garante della privacy. Se non è un sistema dittatoriale questo ditemi voi cos’è. La mia bacheca è monitorata molto di più dei delinquenti che abbandonano i rifiuti in ogni dove”.

La consigliera risponde all’amministrazione, con una lettera che non condivide su Facebook, e in più rilancia. “Nella comunicazione non si evince chiaramente se sono autorizzata oppure no – dice Simoni – Non sapendo né leggere e né scrivere, come spesso mi hanno additato i nostri governanti, ho già inviato una pec al sindaco nella quale preciso che martedì 12 marzo al termine delle attività scolastiche, pur sapendo di non essere ben accetta, mi recherò presso la scuola materna e mi aspetto di trovare lì personale tecnico o delegato per visita congiunta all’immobile comunale”.

Questa volta, si chiudere il cerchio, con il NO del sindaco, che in una lettera ricalca le stesse motivazioni dei no precedenti ed invita la consigliera a percorrere la strada nel rispetto delle leggi. “In qualità di consigliere, sono stato parecchi anni in Consiglio Comunale a Berra – ha commentato Leonardo Peverati, candidato consigliere alle prossimi elezioni amministrative comunali con la lista di Daniela Simoni – Fra i tanti contrasti che ho affrontato con gli amministratori, sono sempre stato all’opposizione, mai mi è successo un caso di questo genere.

Dirò di più, non solo mi bastava chiedere per entrare in qualsiasi stabile comunale anzi, più di una volta sono stato accompagnato da assessori e sindaco a ispezionare stanze, scuole ecc., per loro volontà. Poi sulle eventuali decisioni da prendere ognuno faceva e diceva secondo le proprie idee. Non pretendo tanta galanteria dalla giunta attuale, ma che a un consigliere, di minoranza o maggioranza che sia, venga impedito di visitare un plesso scolastico del proprio Comune è una assurdità.

Un Sindaco che si aggrappa a tutta una serie di normative burocratico-tecniche per non far entrare un consigliere in uno stabile comunale, ammazza e distrugge l’idea stessa della politica. Non m’interessa cosa dicono i decreti in materia di competenze istituzionali, m’interessa tenere viva una politica di confronto istituzionale per il bene di tutti.

A fronte di una richiesta come quella della Simoni il buon senso sarebbe stato quello di addirittura accompagnarla dentro alla scuola di Serravalle. Il ‘qui comando io’, voi non siete nessuno e quindi non rompete le scatole, ha un sapore amaro intollerabile. Io ho parlato del Sindaco è vero, ma chi lo circonda dove sta?”.

(dmb)

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