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DUE PAROLE SUL CORONA VIRUS – RAFFRONTO FRA IL CORONA E LE ALTRE SINDROMI INFLUENZALI CONTEMPORANEE – CONTAGIATI, DECEDUTI E ALTRO

CORONAVIRUS

A settembre 2019 un uomo di 50 anni, senza altre patologie, come si dice “sano come un pesce”, è stato colpito da una forma influenzale grave finendo in rianimazione. I virus influenzali sono molto diversi: H3N2, come nel caso in questione, H1N1, virus B” ed altri.

Diceva Matteo Bassetti, presidente della Società italiana di terapia antinfettiva. “Questo caso suggerisce che la forma influenzale di quest’anno, anche se non dovesse avere i numeri straordinari come quelli dell’inverno 2017-18, può colpire anche le persone sane e rafforza il messaggio che la vaccinazione deve essere universale perché non esiste categoria di soggetti risparmiata dalle potenziali complicanze”.

La rilevazione dei dati delle sindromi influenzali (InfluNet) è iniziata, come di consueto nella 42esima settimana del 2019 e terminerà nella 17esima settimana del 2020, salvo ulteriori comunicazioni legate alla situazione epidemiologica nazionale.

Nella 7a settimana del 2020, il numero di casi di sindrome simil-influenzale continua a diminuire dopo aver raggiunto il picco stagionale nella quinta settimana del 2020. Il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 656.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 5.632.000 casi.

Di seguito è riportato un riepilogo degli indicatori disponibili:


Casi gravi: alla 8a settimana della sorveglianza sono stati segnalati 164 casi gravi di cui 33 DECEDUTI.

Mortalità: durante la 6a settimana del 2020 la mortalità (totale, non solo influenza*) è stata lievemente inferiore al dato atteso, con una media giornaliera di 217 decessi rispetto ai 238 attesi.

Nota: indicatore ricavato dal sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera (Sismg), basato sulla rilevazione in 19 città campione italiane che raccolgono quotidianamente il numero di decessi per gli ultra65enni per tutte le cause (non solo per influenza). Tale numero viene confrontato con quello atteso costituito dalla media dei decessi registrati nei cinque anni precedenti.

InfluWeb: durante la 7a settimana del 2020, circa il 68% dei casi di sindrome simil-influenzale riferisce di non essere stato visitato da un medico del Servizio sanitario nazionale ma di aver avuto una sindrome simil-influenzale.


InfluNet-Epi: nella 7a settimana del 2020 l’incidenza totale è pari a circa il 10,87 casi per mille assistiti.


InfluNet-Vir: durante la settimana 07/2020 di sorveglianza virologica, rimangono prevalenti i virus di tipo A (68%), in particolare appartenenti al sottotipo A(H3N2). Nel complesso, dall’inizio della stagione ad oggi, i ceppi A(H3N2) hanno rappresentato il 58% dei ceppi A sottotipizzati.


Consulta anche l’approfondimento “Mortalità per influenza“.


È fondamentale ricordare che la vaccinazione rimane il principale strumento di prevenzione dell’influenza. Inoltre, per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, è importante mettere in atto anche misure di protezione personali (non farmacologiche) come per esempio:
lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici)
buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani)
isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale
uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali).

PER TUTTO QUESTO NON SI È FATTO TANTO CASINO. VORREI RIBADIRE IL NUMERO DI MORTI: 33 DOPO 8 SETTIMANE DALL’INSORGENZA DEI SINTOMI.


PASSIAMO AL CORONAVIRUS


La situazione in Italia (24 febbraio, ore 18.00)


Conferenza stampa del Capo della protezione civile Angelo Borrelli alle ore 18 del 24 febbraio:


229 persone colpite da Covid-19
222 positivi
6 deceduti
1 dimesso (guarito)


Le 229 persone contagiatesono così suddivise per Regione:


172 Lombardia
33 Veneto
18 Emila Romagna
3 Piemonte
3 Lazio (si tratta di due turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani dal 30 gennaio 2020 e del ricercatore dimesso)


Delle 222 persone in osservazione e trattamento:


94 in isolamento domiciliare
101 ricoverati
27 terapia intensiva


DI COSA STIAMO PARLANDO?

lc

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