lunedì, Maggio 13, 2024
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SANT’APOLLINARE, LA DITTA “RECICLA” PRONTA AD AMPLIARE LA PROPRIA ATTIVITA’ IN UNA SITUAZIONE DI GRAVE DISAGIO – GRANDI DIFFICOLTA’ DOVUTE ALLE STRADE DI COLLEGAMENTO –

Sant’apollinare. (dall’inviato Luccico) L’Unione Terre e Fiumi ha dato parere favorevole alla richiesta di ampliamento da parte della ditta Recicla che ora può procedere in tal senso. Stiamo parlando della ditta con sede a Sant’apollinare e che si occupa del riciclaggio di materiale non pericoloso e che da anni opera con notevole successo su tutto il territorio nazionale.

Nei giorni scorsi la ditta della piccolissima frazione di Copparo, il titolare abita a Berra, ha ottenuto la definitiva approvazione da parte dell’Unione Terre e Fiumi per l’ampliamento, verso un terreno adiacente. L’azienda si occupa da tempo della gestione dei rifiuti non pericolosi, soprattutto di legno, scarti vegetali da attività agricole o da lavorazione del legno, destinati al recupero o alla produzione di Compost. Ora l’azienda agricola potrà aumentare l’estensione e l’attività: questo dovrebbe comportare un incremento del passaggio dei mezzi pesanti.

Questo però ripropone il problema della viabilità, primo fra tutti la risoluzione dell’interruzione della strada verso la parte orientale. Infatti dal maggio scorso la strada, che porta verso Jolanda, è stata chiusa per via del ponte della Barchessa inagibile. Il ponte si trova sulla strada provinciale 44 e attraversa il canale Leone, unendo i comuni di Jolanda di Savoia e Copparo.

L’interruzione forzata dallo sgretolamento dei piloni di sostegno sta provocando molti disagi; sul lato copparese si trovano attività artigianali, commerciali e agricole: operai, veicoli delle ditte, mezzi agricoli quotidianamente devono percorrere tragitti alternativi e più lunghi.

Subito dopo la sua chiusura il Comune di Copparo si era attivato per la sistemazione del ponte, mettendo a disposizione la propria parte di denaro. Diverso il discorso per l’amministrazione di Jolanda, che non ha saputo dare una risposta immediata. Subito dopo la chiusura il titolare della ditta Recicla e un collega di un’altra importante ditta attigua – anche questa ditta trova nello spostamento su gomma la sua maggior attività – si erano interessati in prima persona per un aiuto economico, per un apertura immediata del ponte, ma per la ricostruzione del ponte l’onere era troppo elevato.

Per Recicla ora la buona notizia dell’ampliamento sbatte contro questo grande problema della viabilità. E non si vedono soluzioni immediate. Qualche politico aveva cercato di tirare in gioco anche l’amministrazione provinciale, visto che di strada provinciale si tratta: qualcuno ha quantificato una spesa di mezzo milione di euro per il rifacimento del ponte.

Per ora però tutto tace e i tempi della risoluzione del problema sembrano non vedere l’orizzonte.


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