BERRA – TURISMO A RIVA DEL PO – TRE STORIE DI TURISTI CHE AMMAZZANO OGNI NOSTRO ENTUSIASMO – MA CHE RAZZA DI TURISMO STIAMO FACENDO? – NON ABBIAMO NEANCHE UN CARTELLO INDICATORE – E L’ACCOGLIENZA?

Berra – Nelle ultime due settimane ho visto tre coppie – un uomo e una donna, marito e moglie o fidanzati – di cicloturisti passare per la SP12, via Albersano, in direzione Serravalle. Attrezzati fino ai denti: una coppia aveva due borse anche sulle forcelle anteriori. Al passaggio della prima coppia mi sono chiesto il perché transitassero su una strada provinciale, con tutti i pericoli del caso – non avevano il giubbotto catarifrangente – anziché sulla pista ciclabile: la ciclovia Destra Po si trova qualche centinaio di metri più a nord.
La seconda coppia, mi pare il giorno dopo, sono riuscito ad intercettarla. Ahimè, non sono italiani. Nonostante la barriera linguistica siamo riusciti a scambiare alcuni concetti. Alla fine devo dire con beneficio. La mia logica, scontata, mi ha portato alla domanda: “Perché sulla provinciale e non sulla ciclabile?”. Semplice la risposta:”perche il navigatore ci ha portati di qui”.
Però ho capito che parte della ciclabile l’hanno fatta, per poi lasciarla, come indicato dal navigatore. Non voglio ripetermi e dico che la terza copia ha presentato una situazione fotocopia della seconda. Domenica mattina, sulla “calà di carabiňiri” incontro due uomini, presumibilmente nonno e nipote. Italiani, di Gualdo. Qui la discussione è stata più prolifica.
“Abbiamo preso la ciclabile Destra Po al ponte di Polesella”; perché per loro Ro non è riconducibile al ponte. Dopo un lungo scambio di parole, più che altro trascorso a rispondere alle loro domande, mi chiedono di indicargli un posto dove mangiare. Opss. A Berra?. Alla fine di tutto, la considerazione è molto semplice. La ciclovia Destra Po non ha segnali stradali e turistici tali da poter garantire ai turisti informazioni utili. Una volta c’era qualche cartello turistico in più, divelto e mai più ripristinato.
Tra qualche giorno, sabato 14 giugno, passerà il Bike Night Emilia Romagna, la Ferrara-Lido di Volano di 100 km. Una vetrina di sicuro impatto turistico. Passeranno non meno di mille cicloturisti: qualcuno di loro potrebbe ritornare. Ho parlato con alcuni colleghi di lavoro che negli anni scorsi hanno partecipato a questa maratona ciclistica.
Insomma, ovunque mi giro mi parlano di un territorio privo di comunicazione, dove non riesci a capire dove ti trovi e soprattutto l’assenza di cartelli che indicano il luogo dei servizi, dove trovarli, almeno quelli che ci sono. Un bel suggerimento.
(LC)
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