martedì, Giugno 24, 2025
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COLOGNA – “UN PAESE DA TERZO MONDO” – COSI’ APPARE NELLE DESCRIZIONI DELLA CONSIGLIERA CENACCHI – E FORSE HA RAGIONE – ESAMINIAMO LE EVIDENZE…

Cologna – “Siamo una frazione dimenticata, siamo la frazione delle “promesse fatte” ma mai mantenute”. Sono molti i cittadini di Cologna che lamentano lo stato di abbandono del bene pubblico da parte delle istituzioni: “Prima nel comune di Berra, ora in quello di Riva del Po, ma le cose non cambiano. Eppure le segnalazioni alla pubblica amministrazione non mancano – spiegano i cittadini – anche se non ci sarebbe bisogno visto che il degrado è sotto gli occhi di tutti”.

A farsi portavoce di alcune lamentele è la consigliera di minoranza Egle Cenacchi (Uniti per Riva del Po). “In piazza della Libertà ci sono i giardini del disonore. Mentre Cologna affoga nell’abbandono, la fontana è il simbolo dell’ipocrisia amministrativa”.

Parte da una visione totale dell’esistente la consigliera Cenacchi, per poi entrare nello specifico. “Una volta era il cuore verde della frazione, memoria viva e luogo di ritrovo. Oggi Piazza Libertà è solo degrado e silenzio istituzionale. I giardini ospitano il monumento all’eroe Aurelio Zamboni e sono stati a lungo il cortile della scuola, centro della vita collettiva. Ora versano in stato di abbandono, come da anni denunciano cittadini e opposizione”.

E dire che le promesse non erano mancate. L’ex sindaco Andrea Zamboni aveva avviato contatti con il Demanio per una riqualificazione completa: fontana, monumenti, pavimentazione, accessibilità. Lavori previsti e messi a bilancio, ma mai realizzati. Poi l’affondo all’attuale Giunta. “Con Daniela Simoni oggi al governo, la situazione è persino peggiorata – riprende Cenacchi – La fontana è una vasca di foglie e pietre divelte”. La consigliera Egle Cenacchi, raccogliendo nuove segnalazioni, ha riportato l’ennesima denuncia, fatta di manutenzioni mancate e incuria. “Eppure servirebbe poco – prosegue Cenacchi – una pompa a ricircolo, un segnale di volontà. Invece, solo silenzi e scaricabarile”.

Eppure il percorso di riqualificazione della piazza era partito, come spiega la consigliera. “La giunta Zamboni aveva impegnato 90.000 euro per il rifacimento della piazza. Il problema era la proprietà demaniale, con due incontri fatti a Bologna, per ottenere una convenzione che permettesse di agire senza pagare un canone insostenibile. L’Ufficio Tecnico Comunale è a conoscenza del tutto: il percorso era tracciato. Ma l’attuale Sindaco non ha voluto proseguire. Dopo un anno, si danno ancora colpe a chi non c’è più.”

E poi via Coronelle, una strada piena di promesse, ghiaiata e senza la pubblica illuminazione. “Da manutentare anche il fondo stradale che “non sarà mai asfaltato” ma che merita più attenzione – dicono i residenti – Quando piove si creano pozzanghere enormi e a volte dobbiamo sistemarle a nostre spese”.

E poi il cimitero, con colonne transennate da anni, perché in condizioni pericolose, che attendono una sistemazione. “La lista e lunga – concludono i cittadini – ma per ora ci accontentiamo di questo”. Eppure la Giunta Simoni ha interesse per Cologna. Nel proprio programma elettorale ha come primo punto la: “Sistemazione giardini pubblici di P.zza Libertà (pavimentazione, lavaggio, opere di arredo, potatura e cura del verde esistente)”.

Ed ancora:”Periodica manutenzione di via Coronelle, via Macchinazza, via Ponte Picchio al fine di mantenerne efficiente la percorribilità durante tutto l’anno”. Senza dimenticare gli altri interventi di manutenzione: cimitero e verde pubblico. In paese, è giusto ricordarlo, esistono anche delle eccellenze, come la Gade, leader nel settore di presse piegatrici, e Capa Cologna, cooperativa fondata nel 1970 che sostiene e tutela le attività agricole di oltre 1.300 soci, nell’area del Delta del Po.

“Ma che non hanno nulla a che vedere con il pubblico – puntualizzano i Colognesi, con un pizzico di ironia – perché altrimenti non sarebbero eccellenze”.

(dmb)

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