BERRA – EMERGENZA RIFIUTI – IL COMUNE E’ PIENO DI IMMONDIZIA CHE POI PAGHIAMO TUTTI – FRANCESCO ROBBONI: TRA POCO DIVENTEREMO PAESI DA TERZO MONDO…



Berra – “Qui la situazione è insostenibile: cumuli di sacchi di immondizia, per di più non differenziata, riempiono il marciapiede vicino al contenitore per la raccolta oli vegetali”.
Ancora rifiuti abbandonati, ancora atti di inciviltà ecologica, ancora uno sfregio all’ambiente. Via Montessori a Berra, dove una volta sostavano i contenitori carellati per la raccolta differenziata del mercato settimanale, ora c’è spazzatura lasciata illegalmente dai cittadini. La situazione non è nuova, ma si ripresenta settimanalmente da anni: nella zona, a poche decine di metri dalla piazza della Repubblica, “C’è il conferimento vietato dei rifiuti”.
E il risultato è sotto gli occhi di tutti. Un problema che diventa ancora più grave ora che il caldo inizia a farsi sentire: ci sono le tracce del percolato sul marciapiede. Quasi quotidianamente l’operatore ecologico di turno, tappandosi il naso, fa pulizia, che però dura poco. Se è vero, come detto dal presidente di Clara, che nel comune di Riva del Po l’abbandono dell’immondizia è in calo e lo si apprendere dal fatto che la tassa annuale a carico del comune per questo settore è in diminuzione, ai cittadini che girano per i paesi questo non sembra. Ogni parte che ti giri si vede immondizia.
“Prendiamo per partito preso quello che dice il presidente di Clara – commentano i cittadini – però sarebbe ora di attivare tutti quei servizi accessori di controllo che prevedeva l’attivazione del Porta a Porta con la Tariffa Puntuale, perché nessuno di questi, se non in rari casi e per poco tempo, è stato attivato”.
“A costo di essere ripetitivo – commenta Francesco Robboni, capogruppo consiliare di Riva del Po Cambia – se non si affronta seriamente questo problema, tra poco saremo paese da terzo mondo!!! Vorrei far notare, a mo’ di provocazione, che il problema è insorto da quando ci siamo globalizzati”.
Tra i mezzi da mettere in campo per cercare di arginare, magari eliminare, questo brutto vizio, c’è la videosorveglianza, che già in qualche sito sensibile ha dato risultati.
Nella seduta consiliare del 2 maggio 2024 l’unione Terre e Fiumi ha approvato il nuovo regolamento che disciplina la videosorveglianza, un passo che si aspettava da anni e che per anni la burocrazia aveva tenuto in stallo, che però deve ancora passare dall’assise Rivese, prima di arrivare all’atto definitivo. Come già detto ed espresso più volte da molti, la videosorveglianza non sarà la manna ma sicuramente un bel contributo, non solo per il controllo dell’abbandono dell’immondizia ma della sicurezza in generale.
(dmb)
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