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SERRAVALLE – LA PORTA DEL DELTA E’ SOTTO L’ACQUA DEL PO – NON ACCADEVA DA 35 ANNI – LA CONSILIERA CENACCHI ATTACCA PESANTEMENTE LA GIUNTA SIMONI CHE SI DIFENDE CON PASSIONE – MA LA SITUAZIONE NON E’ SEMPLICE

Serravalle – “Ecco la cura per il territorio della nuova amministrazione. Siamo alla porta del Delta a Serravalle (vedi foto) (notare che sia il vicesindaco che l’assessora ai lavori pubblici sono residenti proprio a Serravalle) – sono parole della consigliera di minoranza Egle Cenacchi (Uniti per Riva del Po) – Questa è la situazione da quando hanno evacuato la zona per la piena… Non si sono degnati nemmeno di chiamare la protezione civile con le pompe a togliere acqua dal vascone nell’ angolo nord est. Evidentemente non sono ancora state installate le pompe per fare funzionare l’impianto in automatico… È stata attivata la c.o.c. ma nessuno è venuto a controllare e questo è il risultato!! I bungalows (che sono di proprietà degli austriaci ma pagano ovviamente l’affitto al Comune per l’area) sono a marcire nell’ acqua e gli inquilini potrebbero perfino chiedere i danni!! Ecco la cura per il patrimonio tanto decantata in campagna elettorale!! PS.. inutile precisare che non ci sono giustificazioni, che per fortuna nel nostro Paese esiste ed è tutelato il diritto di critica, ed è anche inutile dare la colpa agli altri che ci sono stati prima perché mentre le piene, anche molto molto più consistenti, ci sono sempre state, NON È MAI SUCCESSO che la Porta del Delta si allagasse. Che si risponda su questo che è un fatto e non una chiacchiera!!”.

La stessa consigliera Cenacchi precisa: “Pur di garantire anche manutenzioni straordinarie l’allora comune di Berra ha venduto persino azioni Hera per pagare sistemazione impianto di condizionamento e rifacimento tetto; con i fondi della comunità europea è stato fatta completamente la fognatura con impianto di sollevamento; la precedente amministrazione ci ha investito 300 Mila euro per sistemarla e tutto grazie alla fusione altrimenti i soldi per farlo non c’erano; in primavera ci fu un problema simile ma si intervenne con la protezione civile immediatamente e l’area non fu allagata”.

Immediata la risposta della Sindaca. “Non è mio solito dare visibilità alle accuse della minoranza – scrive Daniela Simoni – Qui però non si tratta di opposizione ma di vero e proprio sciacallaggio e quindi non posso esimermi dal replicare. Vado a raccontare i fatti, quelli veri. In piena allerta rossa, con il Coc appena aperto, vengo chiamata dal mio servizio tecnico che mi chiede l’autorizzazione a contattare la Protezione Civile locale perché in golena a Serravalle sta entrando acqua. Autorizzazione subito concessa da parte mia. A seguire mi chiama al telefono il Presidente della Protezione Civile locale che mi precisa di non avere la pompa a disposizione perché prestata a Bologna per supportare l’ attività emergenziale.

Mi precisa anche che dubita che una pompa sia sufficiente a frenare la piena in aumento ma subito si mette a cercarne una in prestito. La sua ricerca arriva pero’ alle orecchie della Responsabile della Protezione Civile Regionale che mi telefona imbestialita ordinandomi di far uscire subito le persone dalla golena di Serravalle quindi anche gli abitanti del campeggio. Dato che avevo appena provveduto ad un’ordinanza che inibiva l’accesso alle golene. Anzi. Mi ha chiesto di richiamarla e di relazionarle l’avvenuta esecuzione del suo ordine. Quindi ho dovuto lasciare allagare area e casette. L’ordine perentorio Regionale non mi ha lasciato margine di manovra purtroppo.

Nei giorni successivi ho poi incontrato il responsabile del campeggio ed insieme provvederemo a rendicontare i danni alla Protezione Civile Regionale che stanziera’ fondi per gli alluvionati. Da precisare anche che le continue fuoriuscite di acqua alla Porta del Delta sono direttamente ascrivibili ad attività di mala gestione dei precedenti amministratori che non hanno mai provveduto a recuperare. Lo comprendo. Fare opposizione non è semplice soprattutto quando si rappresenta una classe politica che ha fatto più danni della peste. Ma cercare visibilità nelle disgrazie altrui è davvero inqualificabile.

Negli eventi calamitosi si dovrebbe trovare unità e solidarietà e non prime donne in cerca di gloria (vana)”.

(red)

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