Ro – L’amministrazione comunale di Riva del Po ha deciso di partire con la ristrutturazione del Mulino sul Po, il natante simbolo del territorio che da anni non svolge piu le sue funzioni. Nel marzo del 2015 (comune di Ro) l’allora gestione di Donatella Tasca, che gestiva la struttura dal 2009, ha sbattuto la porta e se ne è andata.
La convenzione era stata rinnovata l’anno prima ed era valida fino al 2019. Il successivo tentativo di recupero, con programmi diversi sulla struttura e la ricerca di un percorso diverso e un nuovo programma che prevedeva il rilancio dell’area golenale ed un progetto di promozione turistica più ampio che puntasse anche oltre questo territorio, ha fallito e quindi il natante è rimasto pressoché inattivo.
Nei giorni scorsi la Giunta Zamboni ha affidato all’Ing. Francesco Prinzivalli, con studio in Ferrara, l’incarico per la redazione della progettazione PFTE riferita alla ristrutturazione del Mulino. Da tempo non se ne parlava più ma il Mulino sul Po è sempre lì, in cantiere a Cavanella Po, pronto per essere manutentato, rimesso apposto, per ritornare al suo posto, nelle acque del Grande Fiume.
Rischiato due volte “l’annegamento” – 22 luglio 2020 e 5 novembre 2021 – ora il natante attende un recupero, una manutenzione straordinaria, con costi presumibili di intervento non indifferenti: si dovrà attendere la relazione completa dell’ingegnere Prinzivalli. Sul suo destino l’amministrazione comunale di Riva del Po ha le idee chiare, che però hanno un impatto economico non indifferente e quindi meritano attenzione e valutazione profonda, anche per
un futuro a lungo termine, per evitare ciò che sta succedendo in questi anni.
“Siamo convinti che il Mulino deve ritornare al suo posto, nelle acque del Po – hanno dichiarato più volte gli mministratori di Riva del Po – prima però deve essere riparato”. In merito il sindaco Zamboni è alla ricerca di contributi, statali e regionali, per abbattere i costi al comune: si è parlato anche di 450mila euro.
Fuori da ogni dubbio che per non arrivare a quanto sta succedendo ora bisogna fare una programmazione a lungo termine sulle manutenzioni, che vanno fatte periodicamente e saranno sicuramente di grande impatto economico. “Non possiamo mettere in acqua il Mulino senza aver fatto una giusta programmazione ‐ dice l’assessore Marco Pozzati- non sarebbe giusto lasciare ai posteri l’impegno di una spesa eccessiva per i prossimi anni”.
Molte cose dividono il Mulino dal suo ritorno alla normalità e quindi è impossibile ipotizzare tempi per il suo
futuro sul Po ma è certo che l’amministrazione lo rivuole al suo posto, perché rappresenta l’icona, non solo di tutta l’area attrezzata di via Dazio, ma dell’intero territirio comunale, tant’è che di recente è stato preso come riferimento per la promozione turistica del comune di Riva del Po.
(dmb)
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