Berra – La consigliera Daniela Simoni (Gente di Riva del Po) chiede di esprimere un concetto, il presidente del consiglio Paolo Manzoli (Insieme per Riva del Po) non glielo consente. Questo è successo nell’ultima seduta consigliare di mercoledì sera del comune di Riva del Po. Non è certamente la sintesi del Consiglio, perché di punti all’ordine del giorno ne sono stati discussi diversi, però questa diatriba Consigliera/Presidente ha sicuramente attirato l’attenzione.
Non è la prima volta che i due consiglieri arrivano al battibecco, tant’è che la consigliera Simoni, in sedute precedenti, chiedeva ufficialmente di fornire un orologio all’interno della sala consiliare per poter controllare i suoi tempi di intervento.
Questa volta il “contenzioso” riguarda i temi dell’intervento. Il punto all’ordine del giorno riguardava una variazione di bilancio, quando la consigliera Simoni stava parlando del personale e le loro collocazioni. Un tema scottante per Riva del Po, ma che “non riguarda la discussione consigliare – ha detto il presidente del consiglio Paolo Manzoli – ma la Giunta Comunale”.
Secondo la Simoni un concetto è un concetto e non va ridotto o sminuito. E così la diatriba ha portato ad una pesante decisione. “Ti tolgo la parola perché è mia facoltà” ha detto il Presidente, che poi ha concesso alla consigliera Simoni di terminare l’intervento (cosa che non è avvenuta). Da quel momento la consigliera Simoni non ha più parlato fino alla fine del Consiglio Comunale, se non prima aver fatto una dura dichiarazione.
“Vorrei fosse messo a verbale in questa seduta consigliare che mi viene impedito di svolgere le mie funzioni di Consigliera di Minoranza; fin dall’inizio di questa legislatura ogni qualvolta mi viene concessa la parola mi viene detto ‘fai presto’, ‘tienila corta’. Questa sera addirittura mi si contesta il contenuto delle mie osservazioni; così facendo mi viene impedito di svolgere le mie funzioni: da questo momento mi adatterò all’andazzo, alzando la mano e leggendo il necessario”.
Pronta la replica del presidente Manzoli. “Ritengo di aver svolto il mio lavoro e di non avere mai impedito di parlare a nessuno. Credo che in altri casi la consigliera Simoni abbia parlato anche più del dovuto; nel caso specifico, indicare dove mettere o non mettere i dipendenti, non rientra nei canoni della discussione dell’ordine del giorno in questione. Oltre che hai tempi di intervento ritengo che il mio compito, che credo di aver sempre svolto bene, sia anche quello di far rispettare il contenuto dell’ordine del giorno”.
Un conflitto che si porterà dietro degli strascichi.
(d.m.b.)
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