Berra – Arrivato al rintocco di mezzogiorno delle campane del paese, oggi mercoledì 22 giugno Gianluca Mantovani “Vagamonti” ha raggiunto la “sua” Berra, dove ad attenderlo davanti al municipio c’era il vicesindaco Alberto Bobo Astolfi, che gli ha dato i saluti a nome dell’amministrazione comunale e di tutti i cittadini.
Accompagnato dalla fida Tosca, il cane che lo sta accompagnando in questo cammino, Gianluca è apparso in forma, nonostante abbia già percorso più di 2mila chilometri a piedi. Qualche rampa di scale, preceduti dalla fidata lassie, e nell’ufficio del sindaco è avvenuto uno scambio di idee, ricordi, aneddoti, e la consegna da parte del vicesindaco di alcuni libri storici del paese.
Gianluca di Berra, paese originario di mamma e papà (scomparsi), conosce molte cose. “Sicuramente alcune sono cambiate – ha detto Gianluca – perché sono già 4 anni che manco”. Altre invece sono ancora uguali, come ad esempio l’attracco della barca lungo il Po, dove suo padre andava a pescare. E mentre la fidata Tosca riposava in un angolo della stanza i convenuti hanno scambiato ricordi, senza dimenticare la storia di Gianluca. Ha spiegato come sia difficile per un cittadino italiano malato e bisognoso di cure periodiche potersi spostare dal domicilio.
Lui ce l’ha fatta, e con l’aiuto delle case farmaceutiche e i vari ospedali che trova sul suo cammino di 2700 chilometri, riesce a fare la terapia necessaria.
“Se abbiamo un sistema sanitario nazionale – ha detto Gianluca – è giusto che venga applicato. È assurdo che uno come me non possa spostarsi da casa perché deve fare terapia. Operai, studenti, villeggianti, turisti, tutti devono trovare la giusta assistenza ovunque vadano. Basta buona volontà e organizzazione”.
E il suo fine ultimo di questo viaggio e di Vagamonti è proprio questo, fare in modo che tutti gli ammalati possano spostarsi lungo lo stivale senza difficoltà. Un po’ di meritato riposo e nella serata l’accoglienza di numerosi berresi al centro sociale La Colomba, dove gli è stata riservata una calorosa accoglienza.
Molte conoscenze e qualche nuovo saluto non hanno nascosto l’emozione di Gianluca, apparso risollevato da tanta fatica, che lui afferma di non sentire perché abbondantemente ricambiata. Domani riposo, qualche giro e venerdì la ripartenza.
(d.m.b.)
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