Ro – “Scuola primaria finita e niente di ufficiale sulla prima classe del prossimo anno formativo: silenzio da scuola e comune”. Chi parla è Alex Marzola, uno dei tanti genitori di Ro che attende di sapere se per il prossimo anno scolastico a Ro ci sarà o meno la classe prima delle elementari, una risposta annunciata da tempo ma che tarda ad arrivare e mette tutti in difficoltà per le scelte future.
“Il comune ci chiede di fare il prima possibile l’iscrizione sui servizi mensa e trasporto – dice ancora Marzola – ma dove se non sappiamo ancora in quale scuola andranno i nostri figli. I libri sono da prenotare: per quale scuola? Abbiamo dato la disponibilità ad attività scolastiche gestite dalla scuola dopo la fine dell’anno: risposte zero. Abbiamo dato disponibilità al servizio dopo scuola per l’anno 2021/2022: risposte zero. Abbiamo dato disponibilità per eventuali campi estivi: risposte zero.
Ma il comune di riva del Po’ e la dirigenza scolastica sono diventati una agenzia di sondaggi? Aggiungo che è arrivata comunicazione ufficiale che per quanto riguarda i servizi scolastici estivi, dopo il sondaggio della direzione di Copparo, si è deciso di procedere con Copparo, Berra e le “medie” di Ro, mentre per le primarie di Ro non se ne fa nulla: ormai Ro è serie B in tutto. Questa fusione si rivela sempre più un flop colossale”.
La notizia ufficiosa gira da tempo ma quella ufficiale inspiegabilmente tarda ad arrivare. Interpellato anche il dirigente scolastico Domenico Marcello Urbinati, che non ha dato risposta. L’amministrazione comunale non si pronuncia.
Secondo notizie trapelate dalla scuola pare che ai 7 bambini iscritti di Ro si siano aggiunti altri 4, il che darebbe una certa garanzia sulla possibilità di avere quanto meno una prima distaccata a Ro, ipotesi per il quale scuola e amministrazione hanno sempre lavorato. E allora perché questa ufficialità tarda ad arrivare? Una situazione che viene criticata anche dai politici di minoranza.
“Questa Giunta è un colossale flop – dice Daniela Simoni (Gente di Riva del Po) – sta mettendo in ginocchio il suo territorio per poi poterlo svendere. La fusione ha portato importanti economie che poi amministratori inadeguati non hanno saputo trasformare in servizi e in opportunità. Di certo è una fusione forzata geograficamente difficile da gestire e per questo chiedeva governatori preparati, appassionati e lungimiranti. Poi il popolo di Riva ha scelto liberamente gli attuali e il resto è come ho già detto: molto triste”.
(d.m.b.)
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