giovedì, Aprile 18, 2024
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BERRA, PROTESTE DEI CITTADINI PER IL SERVIZIO RACCOLA RIFIUTI DI CLARA CONSIDERATO SCADENTE – ED ORA ANCHE UN AUMENTO DELLE TARIFFE CONSIDERATO UNA BEFFA

Berra. Berra, una comunità in continua battaglia contro lo smaltimento dei rifiuti. Questa volta però non si tratta dell’abbandono, anche se indirettamente viene chiamato in causa perché contribuisce all’aumento dei costi, ma delle tariffe.

A lanciare il sasso, senza nascondere la mano, è un berrese. “Lo sfogo qui conta poco – dice Stefano – ma a me non sta per niente bene questa cosa! Servizio rifiuti CLARA è la più cara, e fa anche rima! Sono arrivato al punto che all’anno spendo meno di metano che di patume! Robe da pazzi. Per 4 sacchetti al mese tutto differenziati! Se abitassi in provincia di Ferrara dove c’è HERA con tanto di cassonetti, quindi un servizio migliore, spenderei la metà! E questo vale per tutti noi abitanti del comune! Immagino! Facciamo qualcosa? O ci facciamo spennare sempre più soldi, dato che ci teniamo pure la monnezza in casa, preoccupandoci di pulirla e separarla per bene!”.

Il messaggio di Stefano ha qualche imprecisazione ma la certezza è che il sassolino lanciato ha prevedibilmente creato lo tsunami. Molte le cose contestate, a partire da una tariffa che si presenta “iniqua, insensata, esagerata, ingannevole, spropositata” sono solamente alcuni degli aggettivi usati.

E poi c’è lannoso gravoso problema del “non ritiro“: immondizia sistemata davanti a casa come da regolamento e non ritirata. E poi sacchi ovunque, passati inosservati dagli operatori: molti si chiedono se sia la prassi.

Ed ancora la consegna dei sacchetti, fatta sempre in modo inappropriato. Insomma le motivazioni di questa protesta hanno molte origini, tutte legittime. E alla fine poi è lo stesso Stefano che dice sconsolato.

“Se il servizio fosse più servizio, con cassonetti per differenziare, me ne starei anche zitto! Ma c’è la dividiamo, lo teniamo in casa, passano a ritirare in un certo modo che non commento… e per strada c’è pieno di plastica, cartone ecc., con la presenza di cassonetti tutto ciò non ci sarebbe! Quindi strapaghiamo un servizio che di fatto non c’è”. Sono anni, subito dopo l’inizio della raccolta differenziata, che i cittadini chiedono un incontro con i vertici dell’azienda e il comune ma la risposta non è mai arrivata. La consegna con tariffe notevolmente aumentate dell’ultima fatturazione ha scatenato l’inferno.

(d.m.b.)

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