giovedì, Aprile 25, 2024
Politica

RIVA DEL PO, LA FUSIONE RO BERRA FORSE LASCIA DELUSI MA QUALI SONO ADESSO LE ALTERNATIVE?

Riva del Po. (di dacia.ma.) Con mio sommo dispiacere prosegue lo scontro fratricida tra gli operanti del SI e quelli del NO. Una situazione a dir poco paradossale. “Idiozia”: dice una nota pubblicità. Esatto. Siamo proprio all’idiozia: sconcertante stupidità o stupidaggine. O, come la chiamo io, “La guerra dei poveri”.

Siamo tutti sulla stessa barca eppure c’è qualcuno che la vorrebbe far affondare. E sta proprio qui la stupidità. Possibile che qualcuno non si accorga che la barca è una e affondarla vorrebbe dire andare tutti sotto? Affondarla solo per il piacere di dire “lo avevo detto?”. Strano modo di pensare quello degli italiani. E allora, ancora una volta chiedo “a chi giova?”. Penso a nessuno. E poi basta continuare a chiedersi se questa fusione serviva. Se questa fusione doveva esserci. Basta. Chiederselo non serve a nulla.

Ricordo ancora che il tutto è avvenuto nel modo più democratico che esista: alle urne. Come le medesime hanno detto che a governare per i prossimi 5 anni deve essere la sinistra. Qualcuno dice: “Allora per 5 anni dobbiamo fare i pecoroni? Metterci a 90 gradi e aspettare l’evento?”. Di sicuro NO. Ma non penso che la cosa migliore sia quella di affondare la barca, perché ci siamo tutti sopra. E allora richiamo, come già fatto, ad una opposizione sana, tranquilla, propositiva; ed una maggioranza disposta all’ascolto e al dialogo.

Due parole su Clara, tema attuale e sul quale sto vedendo e soprattutto leggendo cose che voi umani nemmeno immaginate. Litigare non serve, ma serve una azione coesa, unita, contro questo “obbrobrio”. Non capisco perché maggioranza e opposizione non trovano un accordo sul quale muoversi e ci si affida a singoli cittadini, volenterosi ma ignari di quando e in che direzione muoversi.

Costretti a chiedere aiuto alle istituzioni, ai partiti. Una “idiozia”, l’ennesima. Ma vediamo come finirà. In campagna referendaria qualche buon veggente aveva esortato di unire tutte le forze politiche presenti, augurandosi una sola lista comunale per un intento comune: “Risollevare tutti insieme le cattive sorti di questo comune”.

La natura dei partiti non permette questo eppure poteva essere l’unica soluzione. Allora affidiamoci a loro, con tutti i loro proclami e le loro diversità. Tutti i loro pensieri e le loro idee, a volte contorte. Affidiamoci a chi ne vuole sapere di più dell’altro. Con la consapevolezza che nemmeno miliardi di contributi potranno rimettere in moto questo comune se questo è il pensiero da sviluppare.

E dopo non andate in giro a dire VE LO AVEVO DETTO

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